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Mostra

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I disegni di Carlo Scarpa per la Biennale di Venezia. Architetture e progetti

Stoccolma, aprile 2005

Venezia e Roma, 2002, Rio de Janeiro e San Paolo del Brasile, 2003-04, Stoccolma, 2005

Informazioni

Crediti

Coordinamento generale della mostra
Margherita Guccione, Giorgio Rossini 

Progetto e direzione dei lavori di allestimento
Stefano Filippi

Selezione del materiale documentario e cura degli aspetti museografici e archivistici
Renata Codello, Orietta Lanzarini, Erilde Terenzoni

Realizzazione materiale video?
Stefano Pistolini, Massimo Salvucci

Comunicato

La mostra, promossa dal Comitato paritetico di studio per la conoscenza e la promozione del patrimonio culturale legato a Carlo Scarpa e alla sua presenza nel Veneto, presenta i lavori commissionati a Carlo Scarpa dalla Biennale negli anni che vanno dal 1948 al 1968, e ne vuole documentare le caratteristiche salienti attraverso 12 pannelli espositivi che riproducono 36 disegni, scelti tra gli oltre 500 presenti nell’archivio professionale oggi acquisito dallo Stato italiano.?Il percorso espositivo, rigorosamente in ordine cronologico, inizia con il progetto non realizzato per un padiglione provvisorio al Lido di Venezia (1948) e prosegue con gli altri interventi, alcuni dei quali sono stati demoliti nel corso degli anni. Di queste opere, oltre ai disegni di progetto, rimane la documentazione costituita dalle foto d’epoca tratte dall’archivio storico della Biennale. Ampio spazio viene dedicato al progetto per il Padiglione del Venezuela (1953- ‘56), costituito da tre ambiti espositivi, l’unico edificio vero e proprio ad essere stato realizzato nei Giardini della Biennale.
Accompagnano l'esposizione una ricchissima selezione di immagini d’epoca degli innumerevoli e straordinari allestimenti di mostre d’arte realizzati da Carlo Scarpa nei padiglioni della Biennale in quegli anni, e un video - documentario che utilizza alcuni materiali audiovisivi tratti dall’archivio Carlo Scarpa e dalle Teche Rai per presentare, attraverso le parole dello stesso Scarpa, alcune delle opere più significative realizzate a Venezia e nel Veneto.?Allestita al padiglione Venezia nei Giardini di Castello per NEXT- 8. Biennale di Architettura di Venezia 2002, l'iniziativa, dopo essere approdata a Roma al MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo, arriva in Brasile.?I disegni in mostra?I disegni esposti, in gran parte inediti, in una riproduzione fotografica ad altissima qualità e nelle dimensioni originali, sono tratti dall'archivio di Carlo Scarpa. Riconducibili a 11 progetti, dei quali solo alcuni sono stati realizzati, e che hanno segnato le tappe dell’evoluzione dell’opera del maestro veneto attraverso il contatto con la Biennale, sono presentati nel seguente ordine:?− Progetto di padiglione provvisorio, Lido di Venezia (1948) non realizzato;?− Progetto di modifica del padiglione provvisorio, Lido di Venezia (1950) realizzato;?− Padiglione del Libro (1950) distrutto;?− Progetto di facciata per il padiglione dell’Ungheria (1951) non realizzato;?− Nuovo ingresso e biglietteria della Biennale (1951- 52);?− Cortile interno al Padiglione Italia (1952) realizzato;?− Padiglione del Venezuela (1953- 56) realizzato;?− Installazione provvisoria sulla facciata del Padiglione Italia (1962) realizzato;?− Primo progetto di rinnovo del Padiglione Italia (1962- 63) non realizzato;?− Secondo progetto di rinnovo del Padiglione Italia (1964- 65) non realizzato;?− Modifiche interne al Padiglione Italia e installazione provvisoria sulla facciata (1968) realizzati;?Il catalogo?La mostra è corredata da un catalogo in italiano e portoghese. Oltre alle riproduzioni di una parte dei disegni esposti e delle foto d’epoca, la pubblicazione raccoglie i contributi critici di Pio Baldi e Angelo Tabaro, di Margherita Guccione, Erilde Terenzoni, Giorgio Rossini, Roberto Sordina, Guido Beltramini, Howard Burns, e le testimonianze di Paola Marini e Aldo Businaro.?Carlo Scarpa?Nasce a Venezia nel 1906 e diviene uno dei più importanti architetti del `900. La sua ricerca progettuale, pur essendo svolta prevalentemente nel Veneto gli procura una grande notorietà internazionale. Tra le sue opere più celebri si ricordano la sistemazione delle Gallerie dell'Accademia a Venezia (1945-59) e quella di Palazzo Abatellis a Palermo (1953-54) che costituiscono l'esito più appariscente di un lavoro progettuale intenso, al quale si sono affiancati l'allestimento di mostre e la progettazione d'interni e di oggetti. Molti i premi conferitigli in Italia e all'estero e le esposizioni a lui dedicate. Muore nel 1978, anno in cui riceve la laurea honoris causa in architettura dall’ateneo veneziano. ?“Se devo pensare ad un’architettura rigorosa penso a quella toscana, io invece sono bizantino.” Così si descrive, con modestia, nel video- documentario presente in mostra, che restituisce con la viva voce del maestro le sue idee sul mestiere dell’architetto e sulla città di Venezia.?L’archivio di Carlo Scarpa?L’archivio, acquisito dal MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, comprende il corpus unitario dell'opera tecnica del grande architetto: vi sono conservati quasi tutti i suoi progetti, a volte corredati da foto e arricchiti da disegni a colori firmati, per una consistenza di 31.400 documenti. Ad essi si aggiungono oggetti artistici e di sperimentazione di materiali e di forme (vasi, ciotole, ingranaggi, maniglie, ecc.) e parte della biblioteca professionale. L’archivio sarà presto informatizzato e reso accessibile al pubblico, nel quadro di un accordo Stato-Regione del Veneto finalizzato alla diffusione della conoscenza e alla valorizzazione dell’opera di Carlo Scarpa.


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